Xiaomi bloccata dal Coronavirus, negozi chiusi e Mi 10 in ritardo

04.02.2020

Siamo nella psicosi più estrema a questo punto, anche Xiaomi travolta dalla paura per il Coronavirus che sta infettando (la psicosi) il mondo intero. Chiusi per una settimana gli store in patria della casa cinese.

Xiaomi, panico coronavirus

Anche le grandi aziende tecnologiche stanno subendo le conseguenze di questo pericoloso virus cinese che in poco tempo pare abbia fatto già 100 morti.

Anche Xiaomi prende una decisione drastica, i suoi negozi in terra cinese saranno chiusi almeno per una settimana a partire da ieri. L'idea è quella di evitare quindi il più possibile contatti con la clientela, e quindi con potenziali portatori di infezione.

Una scelta sicuramente coraggiosa, visto che comporta sicuramente un danno economico importante. Chiudere i negozi, significa non vendere. E non è nemmeno detto che lo stop durerà solo per una settimana. Xiaomi infatti vuole vederci chiaro ed è possibile che gli store rimarranno chiusi fino a quando non si sarà trovata una cura definitiva o sarà bloccato il contagio.

Situazione complicata anche per il Mi 10, la presentazione sembra ora relegata a un evento online, niente evento fisico, quindi proprio come le vendite, che naturalmente continueranno ad esserci con ordinazioni online. Ecco a tal proposito il comunicato rilasciato dall'azienda cinese: "Data la grave situazione epidemica, al fine di cooperare con il governo a tutti i livelli e per fare un buon lavoro nella prevenzione dell'epidemia, per rispondere in modo completo e attivo alle politiche e misure nazionali, e anche per la salute della famiglia e degli amici che ci circondano, abbiamo deciso che i Mi Store saranno chiusi a livello nazionale dal 28 gennaio 2020 al 2 febbraio 2020. Le operazioni riprenderanno il 3 febbraio 2020".

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